LA CASA DI PAGLIA E CANAPA SUL BIOLAGO
Ca’nora è una casa di paglia e canapa NZEB, la prima in Italia per essere stata concepita esclusivamente con la paglia e la canapa combinate.
E’ chiamata anche S&H House (Straw & Hemp House – casa di Paglia e Canapa) poiché il suo involucro è costituito principalmente da paglia per uno spessore di 37 cm e da canapa per 12 cm.
In questo caso la canapa non è utilizzata come intonaco e/o rivestimento ma come parte strutturale collaborante.
Filo di Paglia ha cercato di mettere in sinergia, la paglia e la canapa, due materiali che stanno avendo una fortissima attenzione nelle architetture naturali per le loro intrinseche qualità ecologiche , economiche e di benessere abitativo.
L’originale tecnica concepita e sviluppata dall’architetto Andrea Gilardi di Filo di Paglia, ha trovato spunto da applicazioni di tecniche sperimentate precedentemente nate per l’autocostruzione e adattate al contesto italiano (come la casa 45k o la Retta di Paglia ) , ed in questo caso sviluppate ulteriormente per ridurre i tempi realizzativi, le fasi costruttive, i costi di manodopera e migliorare le prestazioni energetiche complessive.
È un intervento di architettura naturale che rappresenta un innovativo contributo allo sviluppo della tecnica costruttiva delle case di paglia ed in particolare quella GREB. Rispetto alle tecniche di protezione della paglia adottate attualmente in Italia questa rappresenta sicuramente un grado di protezione e sicurezza molto superiori sia alle infiltrazioni che al fuoco che in termini di durata complessiva dell’edificio. Rispetto poi alla tecnica GREB questo nuovo sistema costruttivo si è dimostrato molto più efficiente e veloce poiché non prevede l’utilizzo di costose casserature e viene posato molto più rapidamente, dimostrandosi adatto sia nei cantieri tradizionali che in autocostruzione.
L’edificio è due piani e la sua struttura in legno è stata ottimizzata al massimo affinché i montanti che supportano le ballette di paglia e la miscela di calce e canapulo siano collaboranti alla struttura ed inseriti nel calcolo strutturale complessivo. Questa evoluzione ha permesso di rispondere in maniera più efficace alla normativa antisismica ed anche di abbattere i costi di costruzione.
La casa, battezzata dai proprietari Ca ’Nora, è nata dall’incontro con l’eclettica Eleonora Goio, una scrittrice-fotografa-viaggiatrice particolarmente attenta al mondo dei “disabili” e sensibilissima alla architettura naturale per gli evidenti vantaggi sia sulla salute che sociali……e “non poteva chiamarsi che Ca’Nora, tra il gracidare delle rane, il frinire delle cicale e dei grilli, il tubare delle colombe e i cinguettii degli infiniti uccelli che la circondano…buon ascolto ” . Il progetto è stato sviluppato tenendo conto delle particolari esigenze di Eleonora ed è anche espressione della sua forte volontà e tenacia nello spingersi oltre i limiti raggiunti delle attuali costruzioni veramente “ecologiche” presenti sul mercato.
Attualmente questo intervento rappresenta la sintesi efficace di un ciclo di progetti naturali ad alta efficienza energetica portati avanti da Filo di Paglia dove è stato investito molto negli ultimi anni in ricerca nella direzione espressamente Low Tech.
“Low tech sta ad high tech come slow food sta a fast food”: inteso in questo senso, nel progetto si è eliminato ogni elemento tecnologico superfluo a favore della semplicità di utilizzo. Si e posta molta attenzione sulla riduzione della manutenzione/riparazione e sulla abolizione totale del concetto di obsolescenza programmata molto ricorrente anche negli attuali sistemi a controllo digitale e di domotica.
Ca’Nora infatti non è allacciata al gas ma come sistema di riscaldamento è esclusivamente dotata di una stufa centrale ad accumulo di tipo Kachelofen di facile utilizzo e non dipendente dalla rete elettrica. La stube su due piani è stata appositamente progettata e realizzata da Filo di Paglia insieme alla casa come elemento artistico centrale dominante dalle piacevoli connotazioni materiche per scaldare in maniera naturale ad irraggiamento tutti gli ambienti e piani dell’edificio.
Ca’Nora , è un casa “sotto i due litri”, una prestazione difficilmente raggiungibile dalle case prive di sistemi aggiuntivi, ed è molto vicina agli standard di casa passiva, pur non contando su vincolanti sistemi di ventilazione meccanica forzata . Non si è trattato inoltre di un cantiere in autocostruzione ma nonostante questo ha tuttavia raggiunto un costo di costruzione molto basso rispetto ad edifici di pari prestazioni energetiche e qualitative, raggiungendo costi anche di 2/3 inferiori al metro quadro comparati agli attuali prezzi di mercato.
Gli intonaci esterni sono stati realizzati in cocciopesto composto in cantiere secondo una formula ad hoc che lo rende particolarmente adatto all’involucro di calce e canapa.
Tutte le finiture interne dai pavimenti ed intonaci in terra cruda, ai bagni in tadelakt, ai paperworks sono realizzati con appositi corsi organizzati da Filo di Paglia.
L’aspetto compositivo esterno, è volutamente semplice e low-key: la struttura non è stata progettata per apparire esternamente ma per inserirsi in maniera il meno invadente possibile in un già ricco contesto rurale, tra Urbino ed il mare Adriatico. La sua apertura a ventaglio con l’edificio preesistente forma una terrazza sospesa che si affaccia direttamente su un incantevole biolago alimentato dalle acque di recupero provenienti dalle coperture.
L’intervento va ad arricchire una più ampia struttura ricettiva di B&B, fruibile al pubblico per vivere, anche se solo per un weekend, l’esperienza di una casa così unica in paglia e canapa.